Quinta Settimana Missionaria RINGRAZIAMENTO. Georgia: La missione delle nostre sorelle raccontata da Suor Corina.

Sono Suor Corina camilliana e al termine di questo mese missionario vorrei raccontare la mia esperienza di missionaria insieme alla mia comunità, con sorelle di differenti nazioni; India (Sr. Ancy), Burkina Faso (Sr. Noelie) e Polonia (Sr.Beata).
Ho lasciato la Georgia  quattro anni fa e sono tornata da quattro mesi insieme a loro. Attualmente stiamo a Gori (città della Georgia, capoluogo della regione di Shida Kartli, regione confinante con la Federazione russa e comprendente anche la gran parte del territorio conteso dell'Ossezia del Sud), in attesa di aprire una casa per anziani ancora in costruzione.
Ma prima ho vissuto quattordici anni a Tbilisi dove ho svolto la mia missione: lavorando nel policlinico dei Padri camiliani; facendo visita a domicilio agli anziani e aiutando famiglie bisognose con l’adozione a distanza.
La Georgia in tante cose è cambiata: le strade che prima erano pieni di buchi ora sono belle, ci sono tanti negozi, ma la realtà di questa gente povera non è cambiata ed  è molto dura.
Ci sono tanti anziani che a mala pena riescono a vivere con la loro pensione, bambini che non vengono riconosciuti dal padre, padri di famiglia che non hanno lavoro e vivono con un piccolo aiuto dello Stato. 
Se ci si  ammala la situazione peggiora un anziano con la sua povera pensione come fa a pagare medicine, acqua, luce, gas ecc?

Sono felice d’essere ritornata in Georgia e di continuare il mio lavoro come missionaria a Gori, insieme alle mie consorelle; trovo tanti casi disperati di anziane con piaghe da decubito, considerate inguaribili. Invece c’è qualcosa da fare per loro e sono felice di poterle aiutare. Hanno bisogno del materiale per le medicazione. 
Al primo momento quando entro in una casa e vedo una anziana con certe piaghe, il mio cuore piange ... ma dopo qualche giorno gioisce: entro nella stanza e la saluto, lei mi guarda con un sorriso, perché ha avuto meno dolore è riuscita a dormire, sta migliorando.
 

Portiamo anche l’Eucaristia ai nostri parrocchiani che sono malati e non possono arrivare in chiesa.
Grazie Signore di questo grande regalo: di avermi fato ritornare in Georgia e di poterti servire tra i poveri, di poter continuare ad aiutare le famiglie povere con le adozione a distanza e dare così a loro un po’ di sollievo.

Vogliamo ringraziare i nostri benefattori: Dio vi benedica e ricordiamo a voi le parole che lo stesso Gesù ha detto: “Quello che avete fatto ai miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”. Vi assicuriamo le nostre preghiere. 
Grazie dal più profondo del cuore.  
Suor Corina
Ancora non ci siamo nel continente Oceanico ... preghiamo perchè la messe sia abbondante e poter così portare il cuore di madre camilliano al femminile in quelle terre lontane.....

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