2 febbraio: una data "camilliana" tanti eventi da celebrare per benedire il Signore!!!

"Valle dell'Inferno" 2 febbraio 1575, Gargano Conversione di San Camillo de Lellis"giorno sollennissimo della Purificatione della sempre Immacolata Vergine Maria, l'anno 25 dell'età sua..."                                                       http://www.sancamillo.org/Santuario_news/Con-Camillo-2-febbraio/2011-Conversione-S-Camillo.htm
Camillo si affida a San Filippo Neri
E lo storico contemporaneo P. Sanzio Cicatelli scrive: «Essendo poi Camillo tanto ben guarito dalla piaga ch'era stato più d'otto mesi sano, come non ci havesse havuto mai alcun male, si deliberò tornare un'altra volta a' Cappuccini per compiere l'antico suo desiderio di morire sotto quel habito d'huomo vero penitente. Il che essendo stato da lui conferito col B. Filippo suo confessore gli fù da quello risposto che non lo facesse, ma che restasse a servire Iddio nel hospidale, predicendogli che ritornando in quella Religione non vi sarebbe restato, perche gli sarebbe di nuovo ritornata la piaga della gamba. Ma Iddio che lo voleva liberare dallo scrupolo del voto che non poco lo molestava permise ch'egli non ascoltasse il suo Confessore in questo. Poi che stando forte nella sua openione (non ostante che della sua partenza dall'Hospidale così li Sig.ri Guardiani, come tutti l'istessi infermi ne sentissero molto disgusto) si fece un'altra volta Cappuccino ”. (Vms p. 33-34)            http://www.sancamillo.org/Anno_Sto_MISERICORDIA/Anno_Santo_della_Misericordia.htm

Un Cuore di Madre
“Al fine passando di qua giù per misericordia d'Iddio il pietoso Sammaritano, - che senza dubbio possiamo dire essere stato Camillo -, huomo prima del mondo, convertito poi al Signore,vedendo detti poveri languenti mosso à compassione di loro se gl'accostò, e medicò pigliando sopra di se il peso d'agiutarli et di servirgli. Onde non senza operatione del divino Spirito, parve che nel Battesimo gli fusse imposto nome Camillo, cioe Camelo per portare la soma de sudetti poveri sopra le sue spalle.” (Cicatelli, vms p. 34) E nella notte dell'Assunta del 1582 decide di dare vita a una «Compagnia che per amor d'Iddio li servissero con quella charità et amorevolezza che sogliono far le madri verso i lor proprij figliuoli infermi...»
http://www.sancamillo.org/Camillo_e_tenerezza/Camillo_tenerezza_abstract.htm

Pioniere Sanitario
«Et hò visto ancora nell’Ospedale di S. Spirito di Roma e nell’Ospedale di Milano, che il detto Padre Camillo più volte lavò con le proprie mani molti infermi pieni di bruttezza, e te¬neva sempre alla cin-tola un Orinale, una Conchetta di Rame, una Broc¬chetta con un Bicchiere, et un Scaldaletto in mano per poter meglio servire gl’Infermi...»


La pulizia e l’igiene, di cose e persone lascia molto a desiderare; anzi l’uso dell’acqua e l’aerazione delle corsie è sconsigliata perché ritenuta nociva alla salute. Camillo ha una intuizione del sano concetto d’igiene e salute, che solo più tardi: l’igiene e la pulizia sono condizioni essenziali per una prevenzione e lotta efficace a tante malattie, che portano alla morte. Così ristabilisce al S. Giacomo e al Santo Spirito l’uso di lavare i piedi agli ammalati prima di metterli a letto.




Frequenza mistica con il Crocifisso:
«Camillo rinchiudendosi tutto nel Ss.mo Costato del Crocifisso ivi si tratteneva, ivi dimandava gratie, ivi scopriva i suoi bisogni, et ivi faceva alti e divini colloquij col suo amato Signore...»
Camillo, «eccellente modello» di "Creatura della MISERICORDIA del PADRE", da Papa Benedetto XIV così viene definito della Bolla di Canonizzazione: «Conduceva sulla terra una vita quasi celestiale. Spesso è stato visto come strappato dai sensi in mirabile estasi, elevato e sospeso in aria con tutto il corpo, mentre veniva associato alla comunione con gli spiriti beati: da qui e con l'aiuto degli stessi raffrontava le battaglie della vita….». 
Ed è da questo Papa, che rispondendo nel nel Concistoro 18 aprile 1746, all'interrogativo se classificabile “Martirio” oltre alla causa della “effusio sanguinis in odium fidei” anche quello di “Carità”, che leggiamo dell'alta stima e valutazione che aveva della Carità di SAN CAMILLO, affermando che «non avremmo certamente potuto trovare modello più eminente da classificare tra i martiri della carità, che la vita e le virtù che onorano il Beato Camillo de Lellis...»
http://www.sancamillo.org/Crocifisso-Camillo_del_MARATTA/Crocifisso-conforta-San-Camillo_del_MARATTA.htm


 Celebrando 125 ANNI delle «Figlie di San Camillo»...
...si fa "memoria "che alle prime ore del 2 febbraio 1892 mattino nel «Cubiculum» , la piccola "Infermeria" dove morì San Camillo il 14 luglio 1614 nella casa di S. Maria Maddalena, il camilliano P. Luigi Tezza vedeva realizzato l'ampliarsi di quel "Sogno del Santo Padre Fondatore" nella Fondazione di una «Compagnia di Donne Consacrate che non per mercede ma volontariamente e per amor d'Iddio servissero gli ammalati con quella charità et amorevolezza che sogliono far le madri verso i lor proprij figliuoli infermi»: la giovane Giuditta Vannini, che al secolo lasciava il nome «biblico e profetico di Donna forte» avuto al Battesimo per imporsi quello di San Giuseppe "Patrono dei Morenti", indossava con due Aspiranti lo "Scapolare con la Croce Rossa di San Camillo" e riceveva la Benedizione di P. Giovanni Mattis, Superiore Generale dei "Ministri degli Infermi".
Così ebbe iniziò la gloriosa storia della Congregazione di Anime Consacrate, dalla chiesa stimate e denominate "Figlie di San Camillo"
Grazie di cuore a Padre Felix Pierre, camilliano per questo bellissimo riassunto di storia camilliana.

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