Novena di Natale 18 dicembre O Signore

L'antifona richiama due episodi della storia della salvezza dai profondi significati spirituali: quello del roveto ardente e quello della consegna della Legge sul monte Sinai.
Mosè è figura profetica del vero Liberatore e Salvatore dell'umanità: Gesù, l'Emmanuele, il Dio-con-noi, che entra nella nostra storia (mistero dell'Incarnazione), si fa carico di tutto il peccato del mondo espiandolo nella sua passione e morte sulla croce (mistero pasquale), e poi ancora rimane con noi fine alla fine dei secoli per accompagnare e sostenere il viaggio terreno di tutte le generazioni umane e introdurle nel regno dei cieli. 
[...] La legge non è un giogo pesante, ma è un dono d'amore di Dio al "suo" popolo e va compresa in chiave d'amore. Le "dieci parole" non sono comandi impositivi, ma vanno lette come un grande "sì" alla vita vera, buona e bella. Esse si compendiano nell'unica Parola, il Verbo della vita che viene a strapparci dal regno delle tenebre per condurci nel regno della luce.
Tratto liberamente del libro " Invochiamo il tuo Nome" di Anna Maria Cànopi

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