Credo nella mia vocazione: 52° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni

1. Credo, mio Dio, nel Tuo immenso amore per me. Mi hai avuto presente sempre, fin dall'eternità! Ero con Te sempre nel Tuo progetto di Amore. Per Amore mi hai chiamato dal nulla. Per amore e solo per amore, gratuitamente, mi hai voluto e chiamato. Per amore hai pronunciato il mio nome e mi hai scelto. Per amore mi hai eletto con vocazione particolare e mi hai preparato oggi questo ambiente nella vita religiosa. Qui, oggi, in questo luogo, realizzi e operi in me il Tuo progetto e piano di salvezza, il Tuo progetto d’amore immenso.

2. Credo nella mia vocazione che mi colloca in una realtà nuova. La mia elezione e ancor di più la mia consacrazione mi pongono in una posizione nuova. So di essere impegnata a “seguire Cristo” più da vicino. Sono convinta di seguire una Persona viva, che richiede un rapporto vivo, profondo, personale, costante e intimo. So che tutto il resto dipende di questa vitalità di comunione con Lui. So che tutto il mio apostolato, il mio lavoro, il mio ufficio, il mio studio, le miei iniziative, i miei incontri con gli uomini…vivono, crescono, maturano se questa nuova realtà è intensamente vissuta da me.
3. Credo nella mia vocazione di ogni giorno perché ogni giorno Dio mi offre la sua proposta. Ogni giorno mi invita ad una “sequela” più impegnata. La MIA è una Vocazione in crescita. Non si è esaurita, chiusa nel primo “Si” detto all'inizio del mio cammino. Non si limita a dire ogni tanto, in momenti di particolare entusiasmo o solennità un “Si” rinnovato con nuovo fervore. Ma un “SI” ripetuto e a volte sofferto, ogni giorno, perché ogni giorno sono chiamata a confrontarmi con Cristo che davanti a me mi insegna il passo. Ogni giorno sono chiamata ad essere “segno visibile e credibile” nella Chiesa. Ogni giorno sono chiamata ad essere “profeta” in mezzo al popolo di Dio. È un “SI” impegnativo che mi coinvolge totalmente e sempre. Che non segna battute di arresto. Che non incontra sempre facile il cammino.

4Credo nelle tue grazie. Sono ben certa della Tua assistenza continua, dei Tuoi doni di ogni giorno, delle Tue parole che impongono la riflessione, delle Tue sollecitazioni al bene, delle Tue pazienti attese, della Tua inesauribile comprensione, del Tuo rispetto nella fatica delle mie scelte.
5. Credo nel valore misterioso e nascosto delle croci. Credo nel valore della sofferenza, dell’incomprensione. Credo nei giorni oscuri dello spirito.      
 Nei momenti duri della prova. Nei momenti in cui ho l’impressione di essere tanto sola. Credo nei mie fallimenti ed errori anche se fatico molto a capirne il senso. Credo nelle “rotture” con le cose, con le abitudini, con le persone, con le separazioni più profonde e più intime. Credo in tutto questo processo di purificazione disposto da Te, per farmi comprendere meglio il Tuo amore. Per farmi capire che tu lavori nel mio spirito. Che Tu vuoi realizzare “in pienezza” il Tuo progetto.
6. Credo nelle miei sorelle. In tutti le mie sorelle, quelle vicini e quelle lontani. Quelle che condividono il mio ideale e quelle che lo ostacolano. Quelle che hanno il mio modo di pensare e quelle che la pensano diversamente. Quelle che approvano e quelle che nutrono nei miei confronti diffidenze, indifferenza, incredulità, forse anche ironia.


7. Credo in tutti miei fratelli poveri e ricchi, capaci e non capaci, perché anche se a tutti in modo non sempre chiaro riesco a capire, mi aiutano ad apprezzare, a sviluppare e far crescere la mia vocazione.
 






8. Credo nella mia vita religiosa. Credo nel carisma dei miei Fondatori, nella validità del loro messaggio. Credo nei voti, nella mia consacrazione. Credo di essere e di dover essere sempre più “segno e testimone vivo” dell’amore di Dio e del Suo Regno. Credo di essere costituita per dono gratuito di Dio nel numero di coloro a cui Gesù si rivolge nel Vangelo di Matteo quando parla di chi sceglie la castità in vista del Regno di Dio.

 


9. Credo nella dimensione immensa della mia vocazione. Nella sua dimensione personale, nella sua dimensione ecclesiale e nella sua dimensione cosmica. Credo alla risonanza del “SI” di ogni giorno in tutto il creato. Credo alle sue esigenze più profonde e più intime.


10. Mio Dio, credo nella mia vocazione! E perché credo non cesserò mai di ringraziarti, anche se sono pienamente convinta che il mio “Grazie” sia sempre tanto povero e limitato.
Credo nei miei superiori che nel servizio del dialogo mi presentano sempre la Tua volontà. Incoraggiali ad avere sempre fiducia, che possano ogni giorni piacerti e darti tutta la Gloria.

Mio Dio aiuta la mia fede!

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