Per prepararci alla festa di questo amico di Dio: 14 luglio San Camillo de Lellis - chiusura del IV centenario dalla morte.

Camillo sembra quasi risentire la tua voce...i tuoi passi; e rivedere - da lontano - la sagoma della tua persona...robusta, che si avvicina a noi!
Camillo - gigante della carità! Ovunque c'era un povero tu eri li, col cuore nelle mani!
Ed era facile trovarti, in quelle fredde sere romane d'inverno vicino al Colosseo, con i tuoi primi compagni, ad assistere i poveri che per il freddo si calavano nei mucchi di letame per trovare un pò di tepore.
Camillo - uomo della fiducia! Sei andato controcorrente anche quando padre Filippo Neri, tuo direttore spirituale, a sentir dire che volevi dar vita ad una compagnia «d'huomini pii e da bene» per l'assistenza ai malati t'esortò a levarti dalla testa quel pensiero perchè eri «huomo idiota e senza lettere».
Camillo - uomo del coraggio! Sei uscito da te, hai messo Dio al centro della tua vita; uomo di profonda carità, non ti sei gonfiato di quel poco che avevi, ti sei svuotato di tutto e lo hai dato agli altri. Non hai ricercato te stesso, ma ti sei ritrovato nella dedizione a Dio e ai fratelli.
Uomo della compassione! Anche quando la piaga del piede destro causava molti dolori e bruciori non ti sei dato vinto ed hai continuato nel servizio dei malati.
Uomo buono, insegnaci il segreto dell'amore, quello gratuito, senza riserve e compromessi...quello che si spoglia di tutto e non tiene conto di nulla.
Insegnaci l'arte del sacrificio, perchè il sudore di ogni giorno che sgorga dalla nostra fronte fecondi la terra.
Uomo del pane, sotto le pieghe del tuo mantello si poteva trovare sempre un tozzo di pane...che tu nascondevi e conservavi per i più poveri. Per i tuoi ''amici''...spezzalo ancora per noi, come facevi un tempo per le strade di Roma.
Uomo santo, insegnaci la fatica della santità: perchè si è santi non seduti sulle nostre comode poltrone, ma tra la gente, immersi nelle angosce di ogni giorno!
Uomo della speranza, parlaci di Dio, di Colui che attraverso Gesù si è chinato sulla nostra fragilità per tramutarla in via di speranza.
Uomo del servizio, insegnaci ''la diaconia dell'amore'' perchè «tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40).
Camillo, sarà dolce stare alla tua scuola: che poi è la scuola della croce...dell'amore fino all'ultima goccia!
Sarà straordinario vivere cuore a cuore con Cristo: ci sentiremo abbracciare anche noi, come lo fu per te, quel giorno, quando il suo braccio si schiodò dalla croce e ti portò al suo cuore.

(Andrea Maniglia)

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