San Camillo torna a Manfredonia

di Sr. Graciela Guzman (Bucchianico)

Per una consacrata, specialmente camilliana, questo cammino si deve riprodurre nella propria vita passando, come San Camillo, da una vita senza obiettivi, vuota e schiava dei propri capricci e rigiri  su sé stessa, ad una vita pienamente donata a servizio del suo Signore e Padrone.

San Camillo, grazie al padre guardiano del convento francescano di San Giovanni Rotondo, fedele strumento nelle mani di Dio, trovò aiuto. Le sue parole e la sua bontà penetrarono nel cuore ferito di Camillo e diedero forza per fare  una inversione di marcia dicendo "Non più mondo, Non più mondo". Allo stesso modo anche noi, che abbiamo trovato e gustato la misericordia di Dio e la gioia  profonda di appartenere alla schiera dei  suoi seguaci, dobbiamo essere strumenti docili per aiutare altri ad incontrare Cristo.

Le venerabili spoglie del Gigante della Carità  sono state ricevute con grande gioia dal popolo di Manfredonia, il Vescovo sua Ecc. Mons. Castoro e il Provinciale Padre Messina hanno  detto alcune parole di saluto,  poi  insieme ai partecipanti abbiamo percorso in processione e profonda spiritualità  la strada fino alla chiesa San Domenico, dove il santo ancora non convertito e con immensa vergogna si mise a chiedere elemosine.

Lì abbiamo sostato alcuni minuti e poi l'abbiamo accompagnato fino alla Cattedrale di San Lorenzo dove le care spoglie sono rimaste per la venerazione dei fedeli.                  
Arrivo delle spoglie di San Camillo alla Piazza del Mercato
Accoglienza delle spoglie di San Camillo e processione

Chiesa di San Domenico

 Valle dell'inferno (conversione di San Camillo 02/02/1575)
Altare in memoria
 Monolito con la scritta delle memorabile parole di San Camillo

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