LA GEORGIA FESTEGGIA IL BEATO LUIGI TEZZA


Il giorno 26 settembre la piccola comunità cattolica in Georgia si è riunita insieme ai disabili per festeggia il Beato Luigi Tezza. La santa messa è iniziate alle 15.30 ed è stata presieduta da Monsignor Giuseppe Pasotto. I concelebranti erano il superiore dei camilliani: P. Paolo Dyl, Padre. Zigmung camilliano, il direttore della caritas P. Cristoforo, il vice direttore della caritas P. Jesi e P. Artur vice parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo ed erano presenti i disabili del centro “San Camillo”, il personale del policlinico, la famiglia camilliana e i volontari.
La cerimonia si è svolta nella semplicità e nella gioia, l’organo è stato suonato dalla disabile Maia, durante l’omelia Mons. Giuseppe ha fatto la domanda del perché le suore hanno voluto che oggi fossimo con loro a celebrare il loro beato padre fondatore? io penso per due motivi: Il primo perché  per loro il Beato Luigi Tezza è Santo, e che cosa vuol dire santo? molte volte ci si pensa che un santo è nato Santo invece non è cosi, San Paolo ci invita ad essere santi, i discepoli di Gesù non erano santi, al contrario, ma stando vicini a Gesù si sono trasformati e  così piano piano, sono diventati santi.
Dobbiamo avere il desiderio di diventare santi, perché se non abbiamo questo desiderio non possiamo essere discepoli di Gesù, e Padre Luigi Tezza è stato un vero camilliano e anche un  vero discepolo di Gesù fino alla fine dei suoi giorni su questa terra.
 Il secondo motivo è perché per le suore P. Luigi Tezza è diventato il loro padre che ha vinto ogni ostacolo nel fondare la loro congregazione.
San Paolo anche ci ha detto che se ogni cosa viene fatta senza amore non serve a nulla, alla fine della nostra vita solo resta il bene che abbiamo fatto e per questo il bene che ha fatto il beato Luigi Tezza ancora è rimasto presente in noi.
Al termine della cerimonia il Padre superiore dei camilliani ha ringraziato mons. Giuseppe per essere stato presente alla  cerimonia e anche in questo giorno veniva riposto nel tabernacolo l’Eucaristia.
Dopo la cerimonia ci siamo riunite per un agape fraterno.
Ringraziamo al Signore per questa giornata e le chiediamo la grazia della pronta canonizazione del nostro beato fondatore.
 



 


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