LE FIGLIE DI SAN CAMILLO PROIETTATE
VERSO IL FUTURO
Le Filippine sono il luogo in cui "l'Asia sorride". I filippini amano definire così la propei patria e sono loro, con la cordialità e la disponibilità, a rendere questo paragone verosimile.
Il 13 aprile scorso abbiamo celebrato con grande gioia il
quindicesimo anniversario della Fondazione Filippina e abbiamo ricordato con
gioia le tante benedizioni che il Signore ha elargito su questa pianticella
dagli inizi fino ad oggi.
Insieme alle sorelle di tutto l’Istituto abbiamo innalzato
riconoscenti le nostri lodi al Dio di ogni consolazione e autore di ogni bene ed
espresso a Lui i nostri sentimenti di gratitudine per tutti i benefici ricevuti
in questi quindici anni in questa terra
benedetta.
Con l'animo ricolmo di gioia, abbiamo ricordato quel
13 aprile dell'anno 1997, quando, a Cebu, arrivarono le nostre prime tre
sorelle Sr. Marina Marchiori, Sr. Ancy Nereaparamban e Sr. Graciela Guzman.
Le
Figlie di San Camillo venivano per impiantare il Vangelo della misericordia e
testimoniare l’amore sempre presente di Cristo verso gli infermi, nel ministero
spirituale e corporale al fine di portare sollievo e conforto, ed essere segno
e strumento dell’amore di Dio dando particolare attenzione ai piccoli, ai malati
e ai sofferenti.
Dall’anno duemila l’Istituto ha aperto una Casa
per Anziane dove le giovani in formazione potessero esercitarsi nel ministero
proprio dell’Istituto. Col passare degli anni e il numero delle anziane e’
andato sempre aumentando. Col tempo si sono aggiunte anche altre stanze. La capacità
della casa per il momento e di 35 letti. Al presente abbiamo trentadue anziane.
“Quando la carità si rivolge ai
sofferenti, con i quali Cristo si è identificato e che sono la porzione del
popolo di Dio più bisognosa di cure e di amore, essa domanda un impegno che può
giungere fino al supremo dono di sé, diventando carità eroica e quindi “perfetta”.
Non c’è un amore più grande di questo!" Così si esprimeva Giovanni Paolo II
rivolgendosi alle Figlie di San Camillo nella sua visita
all’Ospedale di Roma il 1° aprile 1990.
In questo quindicesimo anniversario abbiamo ricordato con
grande riconoscenza le persone che sono stati gli istrumenti fondamentali scelti
dal Signore per incominciare questa fondazione.
In particolare ricordiamo con grande spirito di
riconoscenza Padre Adolf Faroni per tutto il bene, il sostegno e l’aiuto che ci
ha dato dall’inizio della fondazione fino ad oggi. Nonostante l’età’ avanzata
Lui ci segue ancora con occhio attento. Abbiamo ricordato in modo molto speciale Madre
Serafina Dalla Porta la cui testimonianza di vita e l’insegnamento rimangono vivamente
impressi nei nostri cuori. Essa ha portato nel cuore per lunghi anni questo
sogno di aprire una missione qui in terra Filippina. Questo suo sogno si e’
finalmente realizzato in quel 13 aprile 1997. Grazie, Madre.
Insieme al desiderio di “testimoniare fedelmente Gesù’
il Buon Samaritano attraverso una vita santa e fervorosa, sostenuta da costante
preghiera e da una esperienza gioiosa della misericordia divina” coltiviamo,
soprattutto le giovani generazioni, il desiderio ardente di venire incontro ai
bisogni di migliaia di persone di donarci mani e cuori a coloro che soffrono,
soprattutto ai malati più poveri e abbandonati, agli emarginati, quelli che non
hanno la possibilità di accedere ai grandi ospedali della città, vorremmo correre,
estendere la carità di Cristo, allargare le frontiere, lenire le ferite. Per non vedere le sofferenze e la povertà della gente uno dovrebbe camminare ad occhi e cuore chiusi.
Ringraziamo la Rev.ma. Madre per il sostegno, l'amore e le sue fatiche apostoliche nel guidare l'Istituto in questo momento nella storia della Chiesa ed in particolare per l'attenzione e le cure di cuore di madre con cui ci accompagna nel nostro cammino.
“Anche gli anni che
verranno restano nelle mani di Dio. L’avvenire dell’uomo è anzitutto
futuro di
Dio, nel senso che Lui solo lo conosce, lo prepara e lo realizza. Egli certo
richiede e sollecita la cooperazione umana, ma non cessa per questo di essere
il trascendente regista della storia... Solo Dio conosce come sarà il futuro.
Noi sappiamo, però, che in ogni caso esso sarà un futuro di grazia, sarà il
compimento di un disegno divino di amore per tutta l’umanità e per ciascuno di
noi. Per questo, nel guardare al futuro, siamo pieni di fiducia e non ci
lasciamo prendere dal timore. Il cammino è… di speranza”. Così esprimeva Giovanni Paolo II in una
delle sue Catechesi (All'Udienza Generale del
mercoledì. 19 novembre 1997)
Anche noi vogliamo guardare al futuro con fiducia, serenità e ottimismo, superare le paure, affrontare i rischi. Dio ha solo i nostri piedi per camminare per il mondo oggi Lui ci chiede di donargli i nostri piedi perchè l'umanità possa conoscere la felicità donata dalla salvezza e correre in fretta sui sentieri della santità "dimentichi del passato, protesi verso il futuro, corriamo verso la meta"
La piccola pianticella è ormai
cresciuta, ha quindici anni, è diventata si può dire un alberello. Irrigata
dall’amore di Dio e dal sacrificio dei Fondatori e delle sorelle che ci hanno
preceduto ha portato copiosi frutti. In questi quindici anni trenta giovani
hanno fatto la loro professione dei voti religiosi di perfetta castità, povertà,
obbedienza e di servire gli infermi anche con pericolo della vita. Tre di essi
hanno fatto i voti perpetui. Di queste trenta giovani diciotto stanno continuando
la loro formazione in Italia e dieci sono qui a Cebu. Al momento le giovani in
formazione qui a Cebu sono ventitre: quattro novizie, cinque postulanti e quattordici
aspiranti.
Eccoci, Signore, siamo qui, ti vogliamo
amare, lodare, servire e seguire sulle orme di San Camillo e dei nostri Beati
Fondatori oggi e sempre. Grazie Gesù!
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