"Donna, ecco tuo figlio!...Ecco tua Madre!"

«Mentre sta presso la croce e consuma nel cuore l'immenso dolore della Passione del Figlio, dal Figlio stesso Maria è investita di una maternità spirituale e universale che la rende davvero grande più di ogni creatura. Diventa madre di tutta l'umintà, perché - come dice Sant'Agostino - Gesù, in forza del suo amore, essendo unico presso il Padre non ha voluto rimanere solo (cfr. Discorsi, 194,3). Ecco tua madre! Quale pegno e quale responsabilità! Giovanni la prende con sé per riceverne le cure quale figlio, ma anche per averne cura come di una madre cui è dovuto immenso amore, profonda riverenza e devozione.
Da questo momento Maria è la Madre della Chiesa; è la nostra Madre nella misura in cui noi instauriamo con Gesù una relazione vitale, prendendo parte al suo mistero di redenzione come membra del suo stesso corpo. La nostra vita ha quindi le sue radici nella croce di Gesù, nella stabilità di Maria, nella fedeltà di Giovanni. Siamo nati là, in quell'ora, dal cuore trafitto di Cristo e siamo stati affidati a lui al cuore della Madre. Così siamo nati quali figli di Dio e siamo nati anche come Chiesa; perciò siamo nati anche come madri, perché Maria è Madre e Figlia della Chiesa, com'è Madre e Figlia del suo Figlio» 
Presso liberamente dalle "Sette Parolde di Gesù in croce" di Anna Maria Canopi

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