Quaresima 2012


«La Quaresima ci offre ancora una volta l'opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità. Infatti questo è un tempo propizio affinché con l'aiuto della Parola di Dio e die Sacramenti, rinnoviamo il nostro cammino di fede, sia personale che comunitario. E' un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale...»
Così comincia il Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2012 "Prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone" ( Eb 10,24); esorta a tutti cristiani a vivere questo tempo nel "fare attenzione" essere responsabili verso il nostro fratello, osservare bene, guardare con consapevolezza, accorgersi di una realtà.

Il tempo di Quaresima era anticamente, il tempo di preparazione al Battesimo per coloro che desideravano diventare cristiani; per chi è già cristiano può essere un tempo di riscoperta e di ricordo del proprio battesimo; ciò può avvenire mendiante la penitenza, il digiuno, l'ascolto più frequente della Parola di Dio e la preghiera più intensa, le opere di carità e l'elemosina.
Dal punto di vista pratico può essere utile tenere presente alcune indicazioni:
  • non disgiungere mai il cammino quaresimale dalla sua meta: la Pasqua;
  • vivere questo tempo come un cammino penitenziale di tutta la Chiesa; la Quaresima ha una forte connotazione comunitaria, non è un cammino individualista, che interessa solo al singolo e la sua coscienza, tutta la Chiesa è bisognosa di conversione;
  • riconoscere la centralità della Parola di Dio; la Quaresima è infatti il tempo tipico dell'ascolto: la vera conversione è suscitata dall'ascolto della Parola di Dio che illumina la vita del credente e lo orienta nella compresione del senso del peccato;
  • riscoprire la "vita nuova" del Battesimo, cogliendo le coordinate fondamentali della vita cristiana, che è vita "pasquale";
  • mettere in giusta luce gli atteggiamenti penitenziali: la penitenza infatti è dono e, con il digiuno, è atto di conversione; entrambi la facilitano e ne sono il segno; il sacramento della Riconciliazione è sacramento di conversione;
  • cogliere la dimensione della carità come impegno concreto del singolo e della comunità per la costruzione di un mondo più giusto e fraterno;
  • riscoprire la dimensione del silenzio, della preghiera in cui ci si fa carico dei problemi della Chiesa e del mondo. 
dal Sussidio "Seguimi" il cammino spirituale lungo un anno... A cura del Servizio nazionale per la pastorale giovanile.

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