III Domenica di Avvento  11 dicembre 2011 Ciclo B

Oggi celebriamo la domenica “Gaudete”, che ci invita a pregustare la gioia del Natale. È l’austero Giovanni Battista a rivelarci il motivo profondo di questa gioia: il Signore è vicino!. Giovanni si fa riflesso della Luce, voce della Parola per testimoniare agli uomini l’avvento della salvezza. Noi siamo insieme i destinatari e i trasmettitori di questo lieto annuncio,

Liturgia della Parola

§       I lettura Is 61, 1-2; 10-11

La gioia messianica, annunciata dal profeta Isaia, è quella che il Cristo realizzerà con la remissione dei peccati, quella gioia di cui noi facciamo esperienza in virtù del Battesimo e con la quale siamo chiamati a contagiare l’umanità intera, sempre bisognosa di salvezza.

§       Salmo Lc 1, 46-84 Magnificat!

§       II lettura 1 Ts 5, 16-24

La vera gioia è stare nella volontà di Dio, che è la nostra santificazione. L’esortazione dell’apostolo Paolo a pregare ininterrottamente ci ricorda che dalla vita interiore attingiamo la grazia necessaria per essere irreprensibili in tutta la nostra condotta.

§       Vangelo  Gv 1, 6-8; 19-28

Giovanni è spesso accostato a Gesù come un austero personaggio che prepara la via del Signore. Invece, è proprio l’evangelista Giovanni a presentare il Battista come l’amico dello Sposo. Solo un amico fedele fino all’effusione del sangue può seguire l’Agnello di Dio. È questa la gioia a cui siamo invitati in questa domenica “Gaudete” . La nostra vita è un inno alla gioia, se riconosciamo che il Signore è vicino e Lui ci vuole bene nonostante tutto e tutti. La gioia nasce dalla fede e della vicinanza del Signore. Da questa fede nasce la gratitudine e dalla gratitudine la fiducia nell’abbandonarsi alle forti e tenere di Dio, che fa fiorire la gioia anche nei deserti della nostra vita.
Il mondo attende la gioia.
Coloriamo di gioia i nostri volti.

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